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Artiglio del Diavolo

ARTIGLIO DEL DIAVOLO

 (Harpagophytum procumbens) 

Dalle terre infuocate dell’Africa nasce una radice magica

che dà conforto e sollievo in caso di dolori

 
 

 

Artiglio del Diavolo contro il dolore e l’infiammazione.

L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come:

  • Dolori articolari
  • Mal di schiena
  • Dolori cervicali
  • Tendinite
 
 

Le proprietà  analgesiche e antinfiammatorie dell’Artiglio del Diavolo, constatate empiricamente dalle popolazioni africane, sono state confermate da numerosi studi.

Le prime evidenze dell’attività antinfiammatoria e antireumatica risalgono al 1958, quando un gruppo di ricercatori dell’Università di Jena in Germania, osservò un effetto benefico in seguito alla somministrazione di un estratto acquoso di radice di Harpagophytum in pazienti sofferenti di artrite. 

In particolare gli studi del tedesco Schmidt hanno portato alla scoperta di tre glicosidi ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antipiretici dell’arpagofito:

  • Arpagoside
  • Arpagide
  • Procumbide 

Il meccanismo d’azione non è del tutto chiaro: secondo alcuni autori agirebbe sul sistema oppioide, secondo altri avrebbe azione antiossidante e antinfiammatoria, agendo sulla sintesi di prostaglandine e leucotrieni.

Da esperimenti in vitro, inoltre, sembrerebbe che l’Artiglio del Diavolo sia in grado di inibire non solo i mediatori dell’infiammazione ma anche i responsabili della distruzione delle cartilagini, come le metalloproteinasi di matrice, il monossido d’azoto e l’elastasi: questo significa che esiste evidenza di un effetto cosiddetto condroprotettivo, ossia protettivo nei confronti della cartilagine articolare, in grado di ostacolare i processi degenerativi artrosici.

MA PERCHE' SI CHIAMA ARTIGLIO DEL DIAVOLO?

 

Artiglio del Diavolo è il nome dialettale dell’ arpagofito  (Harpagophytum procumbens) una pianta che cresce in Africa Meridionale.

L’Artiglio del Diavolo deve il suo nome alle quattro appendici dure che caratterizzano i suoi frutti ovoidali.

Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali gli procurano delle ferite. In seguito a queste gli animali cosi feriti iniziano a saltare ed agitarsi furiosamente per il dolore tanto da sembrare indemoniati.

 

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e sono solo a carattere informativo.

Non sostituiscono in alcun modo il parere medico.