L’ECHINACEA
L’Echinacea veniva utilizzata per fini curativi già dagli indiani d’America che la chiamavano “Elk Root” o “Radice di Alce”.
Pare infatti che gli indiani appresero le caratteristiche terapeutiche di questa pianta osservando gli alci che se ne nutrivano quando erano malati o deperiti.
Presso queste antiche tribù l’Echinacea veniva utilizzata soprattutto per cicatrizzare le ferite, per il mal di gola, per la tosse o come analgesico ed era considerata una pianta sacra per i suoi poteri di guarigione.
Gli stregoni delle tribù pellerosaa facevano mangiare le foglie di Echinacea a chi veniva morso dai serpenti velenosi e mettevano sulle ferite un unguento preparato con le foglie della pianta fresca.
In Europa è stata introdotta dai coloni. I primi resoconti storici degli usi di Echinacea purpurea furono di John Clayton nella Flora Virginica (1762) e di Schoph nella Materia Medica Americana (1787, Flomery, 1999). Da allora, medici e botanici, iniziarono a prescrivere l’Echinacea per le sue proprietà terapeutiche.
La storia dell’uso di Echinacea sul sistema immunitario risale al 1913.
Il nome deriva dal greco echinos, che significa riccio, per via della somiglianza con questo aniamale della parte centrale del fiore che presenta una serie di spine di colore rosso scuro .
Le specie di interesse sono tre: Echinacea angustifolia; Echinacea pallida; Echinacea purpurea.
I principi attivi contenuti all’interno delle diverse specie di echinacea possono variare dal punto di vista sia qualitativo, sia quantitativo. Ad ogni modo, si può affermare che i principali costituenti chimici contenuti in tutte e tre le principali specie di echinacea, sono:
– Flavonoidi;
– Derivati dell’acido caffeico (acido cicorico, acido clorogenico ed echinacoside);
– Polisaccaridi ad attività immunostimolante;
– Polifenoli;
– Glicoproteine ad attività immunostimolante;
– Alchilamidi;
– Olio essenziale;
– Polieni.
L’Echinacea utilizzata al fine di rafforzare il sistema immunitario, può essere assunta sia durante la malattia stessa sia nella stagione che precede le influenze. La sua assunzione è particolarmente indicata nella cura di: – Raffreddore Durata del trattamento: l’indicazione generale è di non utilizzare l’echinacea per più di 8 settimane consecutive, per non sovrastimolare il sistema immunitario. |