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IL Fiore Rosso che fa bene..anzi benissimo!

L’Ibisco (Hibiscus sabdariffa L.), conosciuto con il nome di Karkadè, Carcadè o Tè rosa dell’Abissinia, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Malvaceae di cui sono specialmente noti i fiori.

Con i petali di questo bellissimo fiore si ottiene un infuso di colore rosso che si può bere sia caldo che freddo e sorseggiare un bicchiere di infuso karkadè significa fare il pieno di antiossidanti.

Gli antiossidanti sono molto importanti per la nostra salute perché contrastano la produzione di radicali liberi che possono creare danni alle cellule e accelerare il naturale processo di invecchiamento.

Il colore rosso brillante della bevanda è sintomo di un’alta concentrazione di antocianine, un particolare tipo di antiossidanti che si trovano anche nei frutti di bosco e si sono rivelate fondamentali nel preservare la salute cardiovascolare e nello svolgere una funzione antitumorale.

Ai fiori di ibisco oltre alle proprietà antiossidanti sono attribuite proprietà antinfiammatorie, antipiretiche, analgesiche, antibatteriche.

Importanti studi disponibili sull’ibisco riguardano soprattutto l’azione sull’ipertensione e sull’iperlipidemia. In particolare il karkadè sembra essere efficace nel trattamento dell’ipertensione lieve.

Chi soffre di ipertensione deve sapere che l’infuso di foglie e fiori di Ibisco può contribuire ad abbassare la pressione sanguigna se consumato con buona regolarità.

Altri studi hanno dimostrato che l’assunzione di una tazza di karkadè al giorno aiuta a tenere sotto controllo il cosiddetto colesterolo cattivo (LDL) mentre aumenta la percentuale di quello buono (HDL).

È stato verificato da altri studi che l’estratto di karkadè riesce a inibire il proliferare di alcuni ceppi batterici, specialmente quelli responsabili delle infezioni alle vie urinarie.

Quindi inserire nella propria routine quotidiana 1 o 2 tazze di karkadè al giorno po’ portare diversi vantaggi al nostro organismo.

Questa bevanda può essere bevuta calda e fumante nei mesi invernali ma anche fredda: quando le temperature si alzano e fa piacere bere qualcosa di fresco basta lasciarla raffreddare e poi aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e del limone.

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Bye Bye Zanzare

Bye Bye Zanzare

Scaccia le Zanzare con il 

Potere della Citronella:

 Una Soluzione Naturale e Profumata!

L’olio essenziale di citronella viene spesso utilizzato come repellente per insetti, in particolare per tenere lontane le zanzare.

 

Può essere applicato sulla pelle diluito in un olio vettore (olio di cocco, olio di jojoba, olio di mandorle) o può essere utilizzato in diffusori per ambienti.

 

Ha un forte odore di agrumi, simile a quello del limone o del cedro.

Proprietà dell’olio essenziale di Citronella:

 

   Repellente per insetti:  è ampiamente conosciuto per le sue proprietà repellenti per gli insetti, in particolare le zanzare. L’odore forte e pungente dell’olio tende a tenere gli insetti lontani.

 

   Antinfiammatorio: ha  proprietà antinfiammatorie, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il rossore sulla pelle. Può essere utile per alleviare lievi irritazioni cutanee, punture di insetti o scottature solari.

 

   Antifungino: ha dimostrato proprietà antifungine, che lo rendono utile per combattere infezioni fungine superficiali come il piede d’atleta o l’infezione da candida.

 

   Antistress: ha proprietà calmanti e rilassanti. Può aiutare ad alleviare lo stress, l’ansia e favorire il rilassamento mentale.

 

   Antibatterico: svolgere un’azione antibatterica, aiutando a combattere batteri indesiderati sulla pelle o in ambienti domestici.

 

L’olio essenziale di citronella è un olio aromatico che viene estratto dalla pianta di Cymbopogon nardus o Cymbopogon winterianus, appartenebti alla famiglia delle Poaceae. 

 

Si tratta di piante aromatiche perenni tipiche di aree a clima tropicale o caldo-temperato. Mostrano un portamento tipicamente cespuglioso, la citronella raggiunge generalmente altezze di 70-100 cm. Le foglie sono nastriformi e raggiungono i 60-70 cm di lunghezza, il colore è verde brillante.

 

Le foglie sono sostenute da fusti eretti e rigidi, paragonabili, per certi versi, ai bambù; la caratteristica che contraddistingue le foglie di citronella è l’intensa profumazione emanata nell’ambiente, dalla nota dolce e agrumata.

 
 
Gli oli essenziali devono essere utilizzati con cautela e diluiti prima dell’uso sulla pelle
.E’ sempre consigliabile consultare un professionista qualificato prima di utilizzarlo per affrontare specifiche condizioni di salute o problemi di pelle.

 

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Pelle Abbronzata e Radiosa!

Pelle Abbronzata e Radiosa!

PROTEGGIAMO LA NOSTRA PELLE SIA DALL’INTERNO CHE DALL’ESTERNO

Proteggere la pelle dal sole vuol dire evitare:

  • danni alla pelle
  • scottature
  • eritemi solari
  • macchie solari
  • invecchiamento precoce
  • aumento del rischio di cancro della pelle

Ecco alcuni consigli:

  • evitare di esporsi ai raggi del sole per un tempo troppo prolungato
  • evitare di stare al sole nelle ore più calde, solitamente tra le 10:00 e le 16:00, quando i raggi UV sono più forti
  • bere tanta acqua
  • applicare prodotti solari protettivi di qualità
  • inserire nell’alimentazione frutta e verdura colorata, soprattutto arancione e gialla
  • utilizzare integratori a base di Vitamina A e carotenoidi
  • prendersi cura della pelle dopo l’esposizione utilizzando creme o lozioni idratanti per alleviare l’arrossamento e ridurre l’irritazione
  • proteggere gli occhi indossando occhiali da sole con protezione UV per ridurre il rischio di danni oculari causati dai raggi solari
  • proteggere le labbra usando un balsamo labbra con protezione solare
  • eseguire regolarmente  controlli della pelle per individuare eventuali cambiamenti, come nuove macchie o escrescenze, e consultare un dermatologo se si nota qualcosa di sospetto.

Vitamina A e Carotene

 

La Vitamina A può essere ottenuta sia da fonti animali che fa fonti vegetali.

Le fonti animali includono il fegato, il pesce, il tuorlo d’uovo e i latticini.

Le fonti vegetali includono le carote, le zucche, i peperoni, i pomodori, i meloni, le albicocche e la frutta e verdura colorate di giallo rosso arancione ricchissimi di carotene.

Può anche essere assunta sotto forma di integratori.

 

Il carotene è una provitamina A, che significa che può essere convertito dal corpo in vitamina A.

E’ responsabile dei colori giallo, arancione e rosso presenti in molte verdure, frutti e fiori.

Appartiene alla famiglia dei carotenoidi, come il beta-carotene, l’alfa-carotene, il licopene, la luteina, la zeaxantina e molti altri.

Alcuni dei benefici associati al carotene:

  –  Salute degli occhi:  è importante per la salute degli occhi e può aiutare a prevenire la degenerazione maculare legata all’età e altre malattie oculari;

  –  Antiossidante:  agisce come antiossidante nel corpo, proteggendo le cellule dai danni dei radicali liberi e contribuendo alla prevenzione del cancro, delle malattie cardiache e dell’invecchiamento precoce;

 –  Sistema immunitario:  supporta il sistema immunitario aiutando il corpo a combattere le infezioni; 

 –  Salute della pelle: favorisce una pelle sana e luminosa, proteggendo dai danni causati dai raggi UV e favorendo la produzione di collagene;

 –  Sistema cardiovascolare: da alcune ricerche è emerso che una dieta ricca di carotenoidi può essere associata a un minor rischio di malattie cardiovascolari.

CURIOSITA’ SUL CAROTENE

Il carotene fu scoperto per la prima volta nel 1831 dal chimico svizzero Heinrich Wilhelm Ferdinand Wackenroder. Egli isolò il carotene dalle carote e fu il primo a identificarlo come un composto chimico distinto. Successivamente sono state fatte ulteriori scoperte sulla struttura e sulle proprietà del carotene da parte di altri ricercatori che hanno contribuito alla comprensione della sua importanza e del suo ruolo nell’alimentazione per la salute umana.

L’etimologia del termine “carotene” deriva dal latino “carota”, che a sua volta deriva dal greco antico “karōton”, l’etimologia del termine suggerisce quindi una connessione diretta tra il pigmento carotene e la radice vegetale della carota

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e sono solo a carattere informativo.
Non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
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Centrifuga ai Carotenoidi

Ecco una ricetta per una centrifuga che sfrutta i carotenoidi!

INGREDIENTI:

      • 2 carote medie
      • 1 peperone giallo
      • 2 arance
      • 1 limone
      • 1 radice di zenzero (opzionale)

 

  1. Sbuccia le carote e tagliale a pezzi.
  2. Rimuovi i semi e i gambi del peperone giallo, quindi taglialo a pezzi.
  3. Spremi il succo di entrambe le arance e del limone.
  4. Se desideri un tocco di piccantezza, puoi sbucciare e tagliare a pezzi anche la radice di zenzero.
  5. Metti tutti gli ingredienti nella centrifuga.
  6. Aziona la centrifuga per estrarre il succo dai vegetali e dalla frutta.
  7. Mescola bene il succo ottenuto per amalgamare i sapori.
  8. Se preferisci una bevanda più fresca, puoi aggiungere del ghiaccio nella centrifuga prima di mescolare il succo.

 

La centrifuga è un ottimo modo per estrarre il succo dagli ingredienti, ma potresti perdere una piccola quantità di fibre presenti nella frutta e nella verdura. Assicurati di integrare anche altre fonti di fibre nella tua dieta quotidiana.

 
 

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Il Segreto Rinfrescante Della Natura

Il Segreto Rinfrescante della Natura

IL MENTOLO

Il mentolo crea una sensazione di freschezza sulla pelle o sulle mucose quando viene applicato o inalato. Questa sensazione è dovuta alla sua capacità di stimolare i recettori del freddo presenti nella pelle.

Svolge un’importante azione rinfrescante e tonificante sulla muscolatura tanto che è presente in gel, creme e unguenti utili nel favorire la circolazione e nel dare freschezza a gambe affaticate e gonfie.

E’ una sostanza solida cristallina che si presenta come un solido incolore o bianco. Può essere ottenuto da varie piante della famiglia delle Labiate, tra cui la menta piperita e la menta selvatica.

 

 

L’utilizzo della Menta a fini terapeutici risale all’antichità. 

Le prime menzioni dell’uso della menta e dei suoi oli essenziali si trovano in testi antichi come il papiro di Ebers dell’antico Egitto, che risale a circa 1550 a.C. 

Veniva utilizzata per trattare problemi digestivi, mal di testa e altri disturbi.

 

 

Il mentolo come composto isolato è stato scoperto nel 1771 dal chimico tedesco Karl Wilhelm Scheele.

Scheele isolò il mentolo dall’olio essenziale di menta piperita, riconoscendo il suo caratteristico odore fresco e mentolato.

Dopo la scoperta del mentolo da parte di Scheele, l’interesse per questa sostanza è cresciuto rapidamente. L’industria farmaceutica e quella dei prodotti per la cura del corpo hanno iniziato ad utilizzare il mentolo per le sue proprietà rinfrescanti, analgesiche e decongestionanti.

L’olio essenziale di menta piperita è diventato una fonte primaria per l’estrazione del mentolo, e sono state sviluppate tecniche per purificarlo e ottenerlo in forma cristallina.

 

Il mentolo viene utilizzato in vari ambiti:

  • in prodotti per il raffreddore, come balsami per il petto e vaporizzatori nasali, per alleviare la congestione;
  • in prodotti per la cura del corpo, come creme, lozioni e dentifrici, per il suo effetto rinfrescante e analgesico;
  • in prodotti alimentari, come caramelle, chewing gum e prodotti per la cura orale, per il suo aroma e sapore mentolato.

 

 

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA MENTOLO E OLIO ESSENZIALE?

  • Fora fisica: il mentolo è una sostanza solida cristallina, mentre l’olio essenziale di menta è liquido e generalmente di colore verde chiaro.
  • Odore e sapore: il mentolo ha un forte odore mentolato e un gusto fresco e pungente. L’olio essenziale di menta ha anche un odore mentolato, ma può variare in base alla specie di menta utilizzata e può avere note aromatiche più complesse.
  • Composizione chimica: il mentolo è un composto organico isolato dal olio essenziale di menta. È il principale componente attivo presente nell’olio essenziale di menta piperita, costituendo circa il 40-50% della sua composizione. L’olio essenziale di menta contiene invece una varietà di altri componenti, tra cui mentone, mentofurano, eucaliptolo e molti altri.
  • Di conseguenza, l’olio essenziale di menta ha una concentrazione più bassa di mentolo rispetto al mentolo puro.
  • Applicazioni: il mentolo viene spesso estratto dal olio essenziale di menta per essere utilizzato come singolo componente in vari prodotti, come creme, lozioni, balsami per il petto, caramelle, chewing gum e prodotti per la cura orale.  
  • Anche l’olio essenziale di menta viene utilizzato per una vasta gamma di scopi, tra cui aromaterapia, prodotti per la cura del corpo, profumi, prodotti per la pulizia e prodotti alimentari.

 

 
 
 
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ARNICA

Cerchi un rimedio naturale per alleviare il dolore e l’infiammazione?

Scopri gli incredibili benefici dell’ARNICA!

Che tu sia un atleta che si sta riprendendo da un infortunio sportivo o che tu debba semplicemente trattare dolori e lividi quotidiani, l’arnica può fornirti il ​​sollievo necessario. Le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche fanno miracoli su dolori muscolari, articolari e persino artrite.

 

Ecco alcune delle sue principali proprietà e caratteristiche:

  • ANTINFIAMMATORIO: può aiutare a ridurre l’infiammazione causata da traumi, contusioni e infiammazioni muscolari e articolari.
  • ANALGESICO: può aiutare a ridurre il dolore associato a contusioni, distorsioni, strappi muscolari e problemi articolari.
  • PROMOZIONE DELLA GUARIGIONE: può aiutare a ridurre l’edema, migliorare il flusso sanguigno e accelerare il processo di riparazione dei tessuti danneggiati.
 

L’arnica montana è una pianta che cresce in ambienti montani, soprattutto nelle montagne dell’Europa Centrale dai 1.000 ai 2.800 metri di altitudine e sulle Alpi e sugli Appennini.

E’ una specie sempre più protetta poichè è sempre più rara.

 

Produce fiori gialli vistosi che sono tipicamente a forma di margherita e hanno un profumo intenso e aromatico. 

 

 

L’arnica è comunemente utilizzata sotto forma di unguenti, creme e gel da applicare sulla pelle. 

L’uso topico permette di applicare direttamente l’arnica sull’area interessata, consentendo al principio attivo di agire localmente.

Avvertenze: l’arnica non dove essere applicata su ferite aperte, pelle irritata o mucose. 

Ti piacerebbe preparati un oleolito di ARNICA da solo?

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e sono solo a carattere informativo.

Non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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Prepararsi un oleolito di ARNICA in casa

Come prepararsi da soli un Oleolito di Arnica

  1. Raccolta dei fiori.  I fiori di arnica vengono raccolti preferibilmente quando sono completamente sbocciati. È importante assicurarsi di raccogliere i fiori da fonti sicure e non contaminati.

  2. Essiccazione. I fiori di arnica raccolti vanno essiccati per rimuovere l’umidità. Puoi farlo appendendo i fiori a testa in giù in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato. Assicurati che i fiori siano completamente essiccati prima di procedere con il passaggio successivo.

  3. Macerazione. I fiori essiccati vanno lasciati a macerare in un olio vettore  come l’olio di oliva o l’olio di girasole. Mettere i fiori di arnica in un barattolo di vetro pulito e coprirli completamente con l’olio vettore. Assicurarsi che l’olio copra completamente i fiori.

  4. Infusione. Sigilla il barattolo e lascialo riposare in un luogo fresco e buio per almeno 4 settimane. Durante questo periodo  gli ingredienti attivi dell’arnica vengono ceduti all’olio vettore.

  5. Filtraggio. Una volta terminata l’infusione, filtra l’olio utilizzando un filtro a maglia fine o una garza per rimuovere i residui dei fiori di arnica. Spremere bene l’olio dai fiori per ottenere il massimo dell’estratto.

  6. Conservazione. Trasferisci l’estratto di arnica in un contenitore di vetro scuro e conservalo in un luogo fresco e buio.

……

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Artiglio del Diavolo

ARTIGLIO DEL DIAVOLO

 (Harpagophytum procumbens) 

Dalle terre infuocate dell’Africa nasce una radice magica

che dà conforto e sollievo in caso di dolori

 
 

 

Artiglio del Diavolo contro il dolore e l’infiammazione.

L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come:

  • Dolori articolari
  • Mal di schiena
  • Dolori cervicali
  • Tendinite
 
 

Le proprietà  analgesiche e antinfiammatorie dell’Artiglio del Diavolo, constatate empiricamente dalle popolazioni africane, sono state confermate da numerosi studi.

Le prime evidenze dell’attività antinfiammatoria e antireumatica risalgono al 1958, quando un gruppo di ricercatori dell’Università di Jena in Germania, osservò un effetto benefico in seguito alla somministrazione di un estratto acquoso di radice di Harpagophytum in pazienti sofferenti di artrite. 

In particolare gli studi del tedesco Schmidt hanno portato alla scoperta di tre glicosidi ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antipiretici dell’arpagofito:

  • Arpagoside
  • Arpagide
  • Procumbide 

Il meccanismo d’azione non è del tutto chiaro: secondo alcuni autori agirebbe sul sistema oppioide, secondo altri avrebbe azione antiossidante e antinfiammatoria, agendo sulla sintesi di prostaglandine e leucotrieni.

Da esperimenti in vitro, inoltre, sembrerebbe che l’Artiglio del Diavolo sia in grado di inibire non solo i mediatori dell’infiammazione ma anche i responsabili della distruzione delle cartilagini, come le metalloproteinasi di matrice, il monossido d’azoto e l’elastasi: questo significa che esiste evidenza di un effetto cosiddetto condroprotettivo, ossia protettivo nei confronti della cartilagine articolare, in grado di ostacolare i processi degenerativi artrosici.

MA PERCHE' SI CHIAMA ARTIGLIO DEL DIAVOLO?

 

Artiglio del Diavolo è il nome dialettale dell’ arpagofito  (Harpagophytum procumbens) una pianta che cresce in Africa Meridionale.

L’Artiglio del Diavolo deve il suo nome alle quattro appendici dure che caratterizzano i suoi frutti ovoidali.

Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali gli procurano delle ferite. In seguito a queste gli animali cosi feriti iniziano a saltare ed agitarsi furiosamente per il dolore tanto da sembrare indemoniati.

 

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e sono solo a carattere informativo.

Non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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Sai cosa significa ROOIBOS?

Significa "cespuglio rosso" in afrikaans, la lingua dei Boeri della Repubblica Sudafricana.

Il ROOIBOS o the rosso è  un infuso dal colore rosso e dal sapore dolce.

Lo chiamano tè rosso ma in realtà non è un tè. Il rooibos infatti, non è il prodotto delle foglie della Camellia sinensis, la pianta da cui derivano tutti i tipi di tè,  ma  dell’Aspalathus Linearis, un arbusto della famiglia delle leguminose che cresce unicamente nel Cederberg, una regione montuosa del Sudafrica.

Questa pianta è caratterizzata da piccoli fiori gialli e da foglie aghiformi che assumono una colorazione rossastra quando cominciano a seccare.

Lavorando le foglie dell’Aspalathus si ottiene il rooibos.

Le foglie vengono sminuzzate con pestelli di legno, fatte fermentare con il vapore ed essiccate con aria calda e dalla loro infusione in acqua calda si ottiene una bevanda dal colore rosso-ambrato (da qui il nome improprio “tè rosso”) dal gusto naturalmente dolce e dalle molteplici proprietà.

Non contiene teina e quindi può essere assunta anche prima di andare a letto da chi soffre di insonnia e da chi è stressato: ha infatti effetti rilassanti sull’organismo e favorisce il sonno.

l rooibos è assai ricco di sali minerali: contiene calcio, manganese e fluoruro che contribuiscono a mantenere sana la struttura delle ossa e a rafforzare i denti. Il manganese in particolare stimola gli enzimi che operano a livello osseo nella formazione di nuovo tessuto e nella riparazione di quello danneggiato.

Il rooibos fornisce anche buoni quantitativi di ferro e di vitamina C che aiuta ad assorbirlo.

Ma è soprattutto per la sua azione antinfiammatoria e antiossidante che è noto. L’infuso contiene ben 9 diversi tipi di flavonoidi che, in combinazione con la vitamina C, combattono i radicali liberi presenti nell’organismo.

Tra i flavonoidi presenti, troviamo la quercetina, che ha proprietà antinfiammatorie, riduce la pressione sanguigna e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. Il rooibos contiene inoltre l’aspalatina, un raro antiossidante che contribuisce a bilanciare il livello di zuccheri nel sangue.

Il rooibos, infine, ha proprietà antispasmodiche ed è dunque ottimo come digestivo e per calmare crampi e spasmi di natura addominale. 

Va bene anche per i bambini: sembra che le donne sudafricane usassero il rooibos per calmare le coliche infantili.

Oltre a essere molto salutare ha un gusto decisamente gradevole: ha un livello molto basso di tannini e anche se lasciato a lungo in infusione non assume un sapore amaro.

Per la preparazione si consiglia di lasciarlo in infusione 7/10 minuti in acqua a circa 95°. 

Come il the può anche essere consumato freddo come bevanda tonificante.

Per il suo sapore naturalmente dolce non ha bisogno di essere dolcificato.

E’ anche un’ottima bevanda da consigliare agli sportivi come integratore salino.

Come si è diffuso in Europa.

Già conosciuto e utilizzato da secoli dagli abitanti del Sud Africa il Rooibos fu per la prima volta coltivato, prodotto e venduto nel 1907 dal giovane Benjamin Ginsberg,  un colono sudafricano di origine russa e discendente da una famiglia di commercianti di tè che cominciò a vendere il suo “Tè della Montagna” ai coloni e divenne in breve il primo importatore di rooibos. 

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Echinacea – Impariamo dagli Indiani d’America!

L’ECHINACEA

L’Echinacea veniva utilizzata per fini curativi già dagli indiani d’America che la chiamavano “Elk Root” o “Radice di Alce”.

Pare infatti che gli indiani appresero le caratteristiche terapeutiche di questa pianta osservando gli alci che se ne nutrivano quando erano malati o deperiti.

Presso queste antiche tribù l’Echinacea veniva utilizzata soprattutto per cicatrizzare le ferite, per il mal di gola, per la tosse o come analgesico ed era considerata una pianta sacra per i suoi poteri di guarigione.

Gli stregoni delle tribù pellerosaa facevano mangiare le foglie di Echinacea a chi veniva morso dai serpenti velenosi e mettevano sulle ferite un unguento preparato con le foglie della pianta fresca.

In Europa è stata introdotta dai coloni. I primi resoconti storici degli usi di Echinacea purpurea furono di John Clayton nella Flora Virginica (1762) e di Schoph nella Materia Medica Americana (1787, Flomery, 1999). Da allora, medici e botanici, iniziarono a prescrivere l’Echinacea per le sue proprietà terapeutiche.

La storia dell’uso di Echinacea sul sistema immunitario risale al 1913.

Il nome deriva dal greco echinos, che significa riccio, per via della somiglianza con questo aniamale della parte centrale del fiore che presenta una serie di spine di colore rosso scuro .

Le specie di interesse sono tre: Echinacea angustifolia; Echinacea pallida; Echinacea purpurea.

I principi attivi contenuti all’interno delle diverse specie di echinacea possono variare dal punto di vista sia qualitativo, sia quantitativo. Ad ogni modo, si può affermare che i principali costituenti chimici contenuti in tutte e tre le principali specie di echinacea, sono:

– Flavonoidi; 
– Derivati dell’acido caffeico (acido cicorico, acido clorogenico ed echinacoside); 
– Polisaccaridi ad attività immunostimolante; 
– Polifenoli; 
– Glicoproteine ad attività immunostimolante; 
– Alchilamidi; 
– Olio essenziale; 
– Polieni. 

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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Alga Spirulina…incredibile vitalità!

super food

Tutto il necessario per un corpo sano e uno stile di vita attivo!

Cos’è la Spirulina?

La Spirulina Becagli (Arthrospira Platensis) è un cianobatterio, ma viene più comunemente definita una microalga dal colore blu-verde.

Dal punto di vista biologico è uno dei più antichi abitanti del pianeta e rappresenta il ponte evoluzionistico tra batteri e piante.

Vive in laghi di acqua dolce o salata, calda e con pH alcalino

Perchè si chiama Spirulina?

Il suo nome gli deriva dalla sua perfetta forma a spirale.

Perchè è di colore verde?

Il suo caratteristico colore verde è dovuto all’alta presenza di clorofilla.

INCREDIBILE VITALITA'

Una fonte naturale di benessere che agisce in modo completo su tutto l’organismo.

  • fonte di proteine nobili, vitamine e minerali
  • ripresa rapida in caso di convalescenza
  • aumenta la resistenza alla stanchezza
  • bellezza per capelli, pelle e unghie
  • aiuta nel dimagrimento

L’ALGA SPIRULINA è considerata tradizionalmente un Super Food e il suo utilizzo è molto antico. Sembra che la utilizzassero già gli antichi Romani  ed era presente anche nella dieta di civiltà precolombiane come gli Atzechi.

Ricca in amminoacidi essenziali, acidi grassi, vitamine, minerali e fibre è considerato un buon ricostituente per l’organismo .

Contiene vitamine C ed E, note vitamine antiossidanti, beta-catotene precursore della vitamina A, vitamine del gruppo B, rame, ferro, manganese e magnesio, acidi grassi omega-3 e omega-6.

Grazie al mix dei suo componenti è in grado di proteggerci dai radicali liberi e dai danni che questi causano all’organismo.

Visto il contenuto di vitamine del gruppo B e di proteine risulta ottima per i vegetariani e i vegani.
 
Molto utilizzata anche dagli sportivi in quanto il contenuto di proteine minerali e vitamine intervengono come fattori enzimatici per sostenere la produzione di energia durante lo sforzo muscolare e per l’apporto di sostanze antiossidanti.
 
Aiuta anche nel dimagrimento abbinata ad una dieta ipocalorica perchè oltre d una funzione di sostegno pare che abbia un certo effetto sul controllo dell’appetito.
 
Non essendo un alga marina non è invece una buona fonte di iodio.

Spirulina e Ficocianina

La spirulina è particolarmente riconosciuta tra gli scienziati per il suo contenuto di  ficocianina.  il fitopigmento che dà alla spirulina la sua tinta naturale bluastra e che costituisce fino al 17% del peso totale dell’alga.
Gli studi dimostrano che la ficocianina può avere molteplici benefici per la salute, incluso il supporto al cervello e salute del cuore, la protezione contro lo stress ossidativo, e la promozione di un sano sistema immunitario.
Inoltre, la ficocianina può svolgere un ruolo importante nella rigenerazione delle cellule staminali, soprattutto nel midollo osseo e nelle cellule del sangue . La ficocianina supporta la creazione di globuli rossi che ossigenano il corpo e i globuli bianchi del sangue che compongono il sistema immunitario cellulare.


Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.